Temi seri, sonorità pop e Beatles nel nuovo album degli Skelters.
Quasi come una ventata di aria fresca, nella nostra redazione è arrivato Rivoluzione 9, il nuovo album degli Skelters, nome che sicuramente non passerà inosservato agli appassionati di quella musica che ha rivoluzionato gli anni passati e che ha creato dei generi musicali che oggi sembrano quasi scontati.
Skelters fa infatti riferimento a un pezzo dei Beatles, una chicca per i pochi appassionati che conoscono la traccia che porta il nome di Helter Skelter contenuta nel White Album. Ma Skelter è anche “alla rinfusa”, quasi come se fosse una metafora della vita che procede inesorabile anche se in realtà molte volte vorremmo stare fermi.
I giorni invece passano e senza rendercene conto ci ritroviamo ad essere uomini o donne dinanzi allo specchio, che hanno appreso ciò che la società cerca di inculcarci alla minima occasione, quasi come se fosse una funzione matematica, ma le uniche cose che ci fanno sentire vivi sono i sogni, quelli che abbiamo da bambini e che non dovremmo tenere rinchiusi in un cassetto per sempre, questo è ciò che la traccia Anima cerca di dirci. Ma la vita reale è dura, come gli Skelters appunto sottolineano in Eroe, tanto che i supereroi della nostra realtà non indossano maschere o costumi, ma sono quelli che combattono ogni giorno contro il precariato e contro un sistema che non tutela più il cittadino e in circostanze del genere sopravvivere è già un’impresa, ma sopravviviamo perché lo decidiamo noi, perché noi siamo ciò che vogliamo, è il nostro pensiero che ci rende quello che siamo e questo più che un dato di fatto sembra essere un buon auspicio, contenuto nella prima traccia dell’album che porta appunto il nome di Siamo, e che si ricollega alla traccia numero 4,
Il mondo sottosopra, un mondo nel quale ci troveremo quando prenderemo coscienza di essere Esseri Divini e ci apriremo all’Amore. Paradossalmente la traccia che rappresenta forse la chiave di volta dell’intero album è la quinta, Kamikaze, perché rappresenta una visione da un punto di vista diverso, in quanto il kamikaze ha una fede totale che lo porta a fare atti estremi, invece basterebbe vivere amandosi anziché esplodersi gli uni con gli altri nella nostra quotidianità come dei kamikaze senza bisogno di religioni.
Dopo una prima parte dell’album dedicata ad argomenti che sfociano quasi nella filosofia, ecco che le ultime quattro canzoni dell’album si dedicano all’argomento cardine della maggior parte delle canzoni: l’amore. Senza lei fa riferimento a un amore un po’ complesso, un amore che diventa quasi ossessione e che non ti fa stare bene quando manca la persona amata, ma che non riesce ad essere costruttivo nemmeno quando hai la persona che ami al tuo fianco. È un amore malsano, distruttivo, quasi quanto può essere insopportabile la fine di un amore, come in ora che non ci sei più, che addirittura riesce a mettere in dubbio l’utilità della vita. Ma tutto è opposto e complementare allo stesso tempo, come il nero ed il bianco. La vita è una Chimica dell’amore, un miscuglio di emozioni che riportano tutto e sempre alla presenza o all’assenza di esso. Siamo tutti inconsapevoli Alchimisti.
Ma cosa succede quando il sogno che avevamo fin da bambini si realizza? Che tutto cambia, all’improvviso, in un giorno in cui non ti sei reso nemmeno conto di quanto in realtà fosse importante e ti ritrovi a Londra, città che non è stata scelta per caso ma che per gli amanti dei Beatles soprattutto rappresenta la vera e propria felicità.
Rivoluzione 9 è un album che dunque tratta una varietà di argomenti, alcuni anche molto seri ma che vengono alleggeriti da sonorità tipicamente pop e che vanno alla ricerca del buon umore.