Un amore tragico e senza tempo. Romeo & Giulietta
Dopo tanto tempo, eccomi di nuovo qui con una nuova recensione per la nostra rubrica “Nel magico mondo dei libri”.
Ho pensato di partire o meglio ripartire con il botto, con un classico che non si può non amare, uno dei miei “libri” classici preferiti: Romeo e Giulietta. Tragedia del 1500 del re della letteratura, poesia, drammaturgia: William Shakespeare.
La domanda più famosa del mondo, quando si parla di storie d’amore: può l’amore vincere su tutto? Essere talmente potente da riuscire a mettere fine a faide famigliari durate per fin troppo tempo?
La risposta arriva direttamente da Shakespeare, in questo suo capolavoro senza tempo e senza fine.
Romeo e Giulietta, giovani, con una giovinezza davanti a loro e l’innocenza dei loro anni che si innamorano immediatamente, nell’esatto istante in cui i loro occhi si scontrano. Peccato però che il destino con i due giovani sia stato crudele, maligno, ma loro ancora non lo sanno.
Romeo e Giulietta, si incontrano ad un ballo e ahimè proprio lì scoprono il più grande ostacolo al loro amore: i rispettivi cognomi, Montecchi lui, Capuleti lei.
Due nomi, che per i due innamorati sono una condanna.
Il destino sembra scritto, ciò che potrebbe succedere è prevedibile ma si sa l’amore rende ciechi e con l’ingenuità della loro età gli fa credere che tutto è possibile, pure un’unione tra Montecchi e Capuleti. Romeo e Giulietta così provano a vivere la loro relazione, perché in pochissimo tempo il loro sentimento è diventato forte e totalizzante. I due giovani non hanno intenzione di rinunciare al proprio amore e con la complicità di Fra Lorenzo, i due innamorati giungono a nozze segretissime.
Ma ahimè nuovamente il destino a metterci un malevolo zampino e dopo uno scontro tra Romeo e l’ormai acquisito cugino Tebaldo, quest’ultimo perde la vita. In attesa di aspettare quale sarà la sorte che tocca al giovane Montecchi, i due neo sposi trascorrono la loro prima notte di nozze, prima ma anche ultima, insieme. Al mattino seguente, Romeo viene esiliato da Verona. Alla disperazione di Giulietta per l’allontanamento del suo innamorato si aggiunge il dover sposare Paride.
Per scappare da questo matrimonio, sempre con l’aiuto di Fra Lorenzo, la giovane Capuleti, beve un intruglio per fingersi morta.
Nuovamente il fato si intromette e a Mantova, Romeo scopre che Giulietta è morta, ignaro che sia una “morte momentanea” non ci pensa due volte a voler raggiungere la propria amata. Dopo esser passato da uno speziale, il ragazzo fa ritorno a Verona.
Paride, cerca in ogni modo di allontanare Montecchi da Giulietta ma senza successo anzi, perdendo la propria stessa vita.
Giunto al sepolcro della propria sposa, Romeo, dopo una dichiarazione e un ultimo abbraccio si avvelena ma ahimè proprio in quel momento, la ragazza si sveglia, disperata senza più l’amore della sua vita, con il pugnale pone fine alla sua stessa vita.
Così i due innamorati, giaceranno per sempre insieme nell’eternità.
Montecchi e Capuleti, distrutti dal dolore e resosi conto che il loro odio non ha fatto altro che lasciare una scia di sangue dietro di sé, depongono ogni tipo di arma e giungono finalmente alla pace.
Romeo e Giulietta, personalmente lo ritengo un classico, senza tempo; del resto come non amare Shakespeare e il suo modo di scrivere, drammatico senza dubbio ma iconico e intramontabile. Questa tragedia, ogni volta che la leggo e rileggo, mi lascia in una valle di lacrime ma mi riempie sempre il cuore di un’emozione indescrivibile.
Romeo e Giulietta sono la giovinezza, le prime volte, la forza e il coraggio in ciò che credono, la purezza del primo amore, la ribellione ad un destino che sembra già scritto, la potenza di un amore immenso che riesce a rivoluzionare tutto, scombinando tutto fino a diventare eterno.
Questa tragedia merita di essere letta da ognuno almeno una volta nella vita ma leggerla con occhi diversi, ricordandosi che è una tragedia del ‘500 con ciò che ne comporta, lo stile di vita, i tempi, i modi differiscono notevolmente dal presente.
Infine vorrei concludere con la frase che disse il principe:
«Una triste pace porta con sé questa mattina: il sole, addolorato, non mostrerà il suo volto. Andiamo a parlare ancora di questi tristi eventi. Alcuni avranno il perdono, altri un castigo.
Che mai vi fu una storia così piena di dolore come questa di Giulietta e del suo Romeo.»
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