“Tutto è bene quel che finisce”, i Fangosberla pubblicano l’Ep di debutto
Anticipato dal singolo e video “Mai al margine”, la band math rock dei Fangosberla pubblica l’EP di debutto “Tutto è bene quel che finisce” (Ghost Record/Believe). L’Ep di sei tracce è disponibile sia nei principali digital stores che in formato fisico.
I Fangosberla raccontano: «Sei tracce che sono nate in maniera così spontanea da diventare un esatto proseguo di tutti e noi cinque, sei tracce con le quali vogliamo parlare a tutt* coloro che conoscono l’horror vacui, che hanno avuto a che fare con un’adolescenza da pugni duri sui muri e lividi sempre in vista o che magari la stanno vivendo proprio ora, a tutt* quelle persone che conoscono la depressione e l’ansia, quelle da manuale, non quelle di cui si parla per sentito dire, quelle che ti spezzano le ali, quelle che ti annientano lo sguardo. Troverete però anche parole d’amore, amore vero, e di amicizia, quella che ti salva dai dirupi, quella che non ti fa mai sentire al margine.
Questi pezzi li dedichiamo a tutt* coloro che la società riconosce come “strani”, ai “weird”, ai “freak”, a tutt* coloro che sono cadut* così tante volte da non tenerne più il conto, a tutt* coloro che però, nonostante tutto, non perdono la voglia di amare, di sperare, di abbracciarsi».
Le tracce in breve spiegate dalla band:
Apriamo con “Fango”, unico brano in lista ad essere solo strumentale, una intro classica che dà la giusta spinta di apertura a “Come le ombre ad Hiroshima”, secondo pezzo, dove scorre vivo un dialogo tra due parti, una giovane adolescente che tenta il suicidio e la sua depressione con cui combatte e, alla fine, vince non sconfiggendola ma imparando a viverci passo passo, abbracciando però la vita. Andiamo avanti con il terzo pezzo, “Angoscia”, un brano che tratta un tema popolare, l’amore difficile che si rincorre, due persone che si amano a modo loro ma che non riescono mai davvero ad avvicinarsi, che si rincorrono per diminuire le distanze fisiche e mentali, un amore angosciante per la parte che poi non viene più accolta e contraccambiata ma anche per l’altra che si è dovuta necessariamente allontanare per preservarsi da quel continuo farsi male a vicenda senza nemmeno volerlo.
Si passa al quarto pezzo, “Mai al margine” che è stato anche il nostro primo singolo, è un brano che tratta il tema dell’amicizia, quella vera, viscerale, che ti dà modo di aprire gli occhi senza farti male, che ti recupera dal baratro senza mai giudicare, quella che ti sta accanto nei momenti più bui come in quelli più luminosi senza distinzione, godere e soffrire all’unisono, amandosi come anime affini, sperando nel bene comune.
“Come Tōru”, quinto brano in lista si muove tra le pagine di “Norwegian Wood”, famoso romanzo di Murakami H., sposandone il sapore dolce amaro del finire adolescenziale per passare all’età adulta, vivendo perdite dolorosissime, dovendo necessariamente sviscerare il proprio inconscio per trovare il modo di stare al mondo, amando come si riesce, perdonando e imparando a perdonarsi.
L’EP si chiude con “Sberla”, outro che inizialmente era unicamente strumentale ma che in fase di produzione ha visto nascere un testo, dove l’urlo continuo dialoga con una parte in ascolto molto vicina a sé, quella parte può essere vissuta dall’ascoltatore come una persona con la quale si vive un momento critico e doloroso ma anche come la propria parte interiore restia al cambiamento, alla crescita, quella parte abituata al caos che reitera continuamente nell’errore e nell’autodistruzione, ma chi urla non ha più intenzione di fermarsi, è in un momento di caduta libera e ora sa che vuole planare con cura e toccare terra senza più schiantarsi, quindi è finalmente pronta a lasciare andare chi o cosa non vuole guarire.
Biografia:
I Fangosberla sono una band screamo italiana, influenzata fortemente dai generi shoegaze, post rock e math rock. Nascono a Cagliari nel finire dell’estate 2023, formati da Carlotta (testi e voce), Daniele M. (batteria), Daniele P. (chitarra), Marco (chitarra e seconda voce), e Chiara (basso).
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