Prendersi il tempo per sognare e per crescere
“Ora vieni con me, in un mondo incantato…”. Ricordo ancora la prima volta che mi sono sentito trasportare in un mondo incantato, proprio come Aladdin e Jasmine. Ero un bambino, nascosto sotto le coperte con una torcia, e le pagine del libro mi sembravano una finestra aperta su un universo parallelo. Da allora, la lettura è diventata una costante della mia vita, un compagno fedele con cui condivido gioie, dolori e avventure.
Non ricordo esattamente il primo libro che lessi, sotto costrizione di mio padre che voleva iniziarmi alla lettura di libri che non fossero solo scolastici. Ricordo però il primo libro che poi mi ha fatto battere il cuore; era una giornata estiva, di quelle che però porta temporale. Fuori pioveva e pensai, memore della versione cinematografica che avevo visto da poco, che era il momento di leggere “La storia Infinita” di Micheal Ende. Forte di tutte le immagini del film mi catapultai nel libro, in quella storia. Ero lì, ero Bastian, ero Atreju ed ero lì a combattere il Nulla. Il tempo scorreva e le lancette si muovevano svelte. Ricordo che alzai gli occhi che era quasi sera e il libro lo avevo finito.
In quel momento mi innamorai della lettura e dei libri.
Ogni libro è per me un viaggio. Un viaggio che mi porta in luoghi lontani, mi fa incontrare persone straordinarie e mi permette di vivere esperienze uniche. È come se, con ogni pagina che giro, aprissi una porta su una nuova dimensione. A volte mi ritrovo a esplorare città antiche, a combattere al fianco di eroi coraggiosi o a innamorarmi perdutamente di personaggi di carta, così come accennato precedentemente.
La bellezza della lettura sta proprio nella sua capacità di farci vivere infinite vite. Grazie ai libri, ho potuto viaggiare nello spazio, immergermi nelle profondità degli oceani, assistere alla nascita delle civiltà e assistere alla fine del mondo. Ho potuto vivere storie d’amore nuove, che sembravano quelle che stavo vivendo in quel momento o che avevo vissuto, sembravano che parlassero di me. Eppure, nonostante tutte queste avventure, la lettura non è solo evasione. È anche un modo per conoscere meglio me stesso, per confrontarmi con le mie paure e i miei desideri, per crescere come persona.
Ogni libro che leggo mi lascia un segno indelebile. Anche quelli che all’inizio mi sembrano antipatici e complessi alla fine mi lasciano un qualcosa dentro. Mi arricchisce culturalmente, stimola la mia immaginazione e mi aiuta a sviluppare un pensiero critico. Ma soprattutto, mi fa sentire meno solo. Sapere che ci sono altri lettori nel mondo che condividono la mia stessa passione mi riempie di gioia. In un mondo sempre più frenetico, ritagliarsi uno spazio per la lettura è un atto di coraggio. È come dire a se stessi: “Prenditi il tempo per sognare, per riflettere, per crescere”. E io, per questo, non rinuncerei mai a questo piccolo grande lusso.
Quindi, se anche voi, come me, siete alla ricerca di un mondo incantato, vi invito a aprire un libro e a lasciarvi trasportare dalla magia delle parole. Non ve ne pentirete.”
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