I ricordi sono facce nel buio. La recensione dello spettacolo Ritratto di Dora M.
Ritratto di Dora M. è un monologo che racconta la vita di un’artista che ha vissuto “da sola al centro del suo tempo.”
Lo spettacolo va in scena al ridotto del Mercadante dal 17 al 21 Gennaio con la regia di Francesco Frangia. Le parole sono di Fabrizio Sinisi.
Dora è stata sempre vicina al cuore di una Parigi in un momento storico in cui esplodeva il fermento artistico e culturale.
È stata fotografa, poetessa e pittrice per volontà di Pablo Picasso, suo amante per molti anni. L’interpretazione di Ginestra Paladino è appassionata e coinvolgente.
Veste i panni di una donna ormai piegata nel corpo dall’artrosi, rinchiusa in una clinica psichiatrica e sottoposta ad elettroshok che vive immersa nei ricordi.
I ricordi, dice, sono facce nel buio.
Dora dalle molteplici vite.
Dora fotografa bellissima, Dora raggiante musa dei surrealisti.
Dora innamorata follemente di Picasso.
Dora consumata, annientata da un amore devastante e narcisista.
Lei diventerà uno strumento dell’odio di Picasso contro il mondo.
Una donna che ha vissuto oltre il limite della sua vita.
Il testo restituisce dignità ad una donna vissuta all’ombra di Picasso.
Una grande artista che ha collaborato anche alla realizzazione della Guernica, una donna dal fascino ammaliante, anticonformista ed attivista.
Concedetevi del tempo per conoscere una donna coraggiosa e un’ artista poliedrica.