L’amore deve aggiungere qualcosa alle nostre vite e non toglierlo. Natale tra i girasoli
Per la rubrica Il Magico Mondo dei Libri, questa volta ho scelto di raccontare una mia recente lettura, scelta dettata dal cuore perché sono dell’idea che nonostante sia una novella merita molta attenzione.
Siamo sempre più vicini al Natale, e quale periodo migliore per parlare di questo gioiellino. Romanzo scritto dall’autrice emergente Nelly.
Il libro è scritto in prima persona, la voce narrante è proprio quella della protagonista, Chiara. In questo romanzo abbiamo per protagonisti Chiara, una maestra e Mattia un esperto cuoco.
I due ragazzi erano migliori amici fino a trasformare il loro legame in un grande amore, assoluto. Ma un giorno, tutto cambia e Chiara prende una decisione che catapulta entrambi nel baratro più profondo e oscuro, la scelta di lasciare il suo grande amore mettendo addirittura tantissimi chilometri di mezzo, ben ottocento.
Ma ora, dopo tre anni, è il battesimo del figlio della sua migliore amica e deve tornare in quanto madrina del piccolo e ovviamente Mattia ne è il padrino.
La domanda cruciale che il lettore si fa è: può un amore tanto grande, assoluto, immenso e apparentemente infinito finire da un momento all’altro? La risposta che la protagonista ci riserva è che a volte, l’amore non è tutto.
E qui a parere mio parte una grande riflessione. Importante nella quotidianità, nella vita di tutti i giorni. È vero, l’amore non è tutto, l’amore a volte non basta. Ed ecco perché.
Sono sempre stata dell’idea che per stare bene con gli altri in primis bisogna stare bene con sé stessi; di conseguenza vien da sé che se in una relazione noi iniziamo a perdere noi stessi, focalizzandoci solo sugli altri, inizia a mancare qualcosa e se per amore della coppia cerchiamo di non pensarci alla fine la situazione diventerà irrespirabile e noi diventiamo come un pesce fuor d’acqua.
L’amore deve aggiungere qualcosa alle nostre vite e non toglierlo.
La nostra protagonista, Chiara, aveva perso sé stessa, non sentiva più la terra sotto ai piedi, stava sopravvivendo ma non vivendo e ha preso la drastica decisone per il benessere suo e alla fine anche della persona che ama perché quando non stai bene in primo luogo tu ovviamente le emozioni si ripercuotono su chi ti sta intorno. A volte, per trovare un equilibrio bisogna rischiare anche il tutto per tutto.
Del resto, l’amore vero resiste sempre a tutto, perché diciamocelo con una famosa citazione di un poeta e aforista italiano Vannuccio Barbaro (Pentidattilo, 1919 – Reggio Calabria 1999) << l’amore non è tutto, ma ha qualcosa in più di tutto>>.
Dopo questa parte filosofica-psicologica torniamo al nostro romanzo.
Chiara, con la sua scelta ha ritrovato sé stessa, ha trovato occupazione con un lavoro che ama, la maestra; tant’è vero che ogni volta che parla della sua occupazione le brillano gli occhi. E così, tra mamme impiccione e amici complici –delle mamme, ovviamente-i due giovani si riavvicineranno sempre di più fino all’inevitabile. Del resto, siamo nel periodo più magico dell’anno e a Natale tutto è possibile.
Alla fine, un sentimento così grande e profondo non può svanire come neve al sole. Questo breve romanzo è un inno all’amore e all’amicizia ma è anche un viaggio introspettivo.
Un inno all’amore perché in queste pagine, l’amore è rappresentato in maniera forte e decisa, costantemente presente. L’amore è il fulcro di questo romanzo. Questo libro dimostra come l’amore può vincere su tutto, se è vero se è grande; che a volte bisogna andarsene per poi tornare più forti di prima, più forti che mai.
Un inno all’amicizia perché qui gli amici sono rappresentati in maniera perfetta, a tratti “antipatici” soprattutto il miglior amico di Mattia, Antonio, l’incarnazione dell’amicizia fedele, difende il proprio amico a spada tratta sapendo quanto ha sofferto, e con Chiara è duro ma proprio grazie a questo, sbattendoli le cose in faccia lei ha la possibilità di riflettere sui suoi sentimenti e accettare l’inevitabile senza scappare.
È un viaggio introspettivo, perché la protagonista ci mostra che non si vive per accontentare gli altri. Infatti, lei per me è simbolo di ribellione e indipendenza. Ha dimostrato, facendo riflettere molto il lettore che nella vita bisogna lottare per la propria indipendenza, per i propri sogni e per essere felici e rendere così felici chi ci sta accanto.
E infine un applauso alla scrittura dell’autrice, perché ha saputo in meno di cento pagine, regalare infinite emozioni e grandi riflessioni.
Del resto, penso che se un’autrice in così “poche” pagine riesce a regalare tali emozioni è solo perché ha fatto veramente un gran bel lavoro.
Consiglio questa lettura a chi vuole leggere un libro coccola ma allo stesso tempo di carattere. Emozionarsi e riflettere.
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