Nel Moleskine oggi c’è. Episodio due: L’Ispettore Morse e il giorno del rimorso
“ Se solo avesse la capacità di udire la domanda, spesso la persona sorda sarebbe la risposta. Allo stesso modo chi è privo di immaginazione sarebbe forse in grado di indovinare con saggezza le risposte, se solo avesse abbastanza arguzia da farsi le domande giuste”
[ Viscount Mumbles – Saggi sulla fantasia ]
Vi sarà capitato sicuramente almeno una volta di trovarti ad una libreria o ad un mercatino, leggere un titolo che ti intriga, con una trama davvero interessante e con la ciliegina sulla torta rappresentata da una casa editrice che di solito ci abitua a grandissime pubblicazioni. A me è capitato questa estate, a Marina di Camerota, dopo cena trovi tutte le attività aperte tra cui una cartolibreria che ha una discreta varietà di libri, tra cui alcuni facente parte delle promozioni 2 libri a 9,90. Quando vedo queste offerte mi ci butto a capofitto. Mi metto a guardare e lo sguardo volge ad uno scaffale dedicato alla Sellerio Editore dove a colpirmi è il titolo “Il giorno del rimorso”, dello scrittore Colin Dexter. Onestamente non lo conoscevo ma amo i gialli e i polizieschi e la trama (che vi scrivo qui in basso) è davvero interessante in quanto parla delle indagini dell’Ispettore Endeavour Morse.
Ecco a voi la trama:
Nuda, imbavagliata, con le manette ai polsi, una donna viene ritrovata cadavere nella camera da letto della sua villa nei dintorni di Oxford. Era una signora, ricca, infermiera di ottima reputazione professionale, il marito banchiere, due giovani figli con buoni lavori. Di lei, nel villaggio pittoresco dove abitava, si parla, con sentimenti variabili dal desiderio allo scandalo, come di una donna seducente e dalle molte avventure. In realtà è un cold case, archiviato un anno prima, che il sovrintendente Strange vuole riaprire per via di due telefonate anonime appena ricevute. E strana l’ambigua insistenza di Strange che, da un lato, preme per riavviare la macchina investigativa e, dall’altro, pur avendo tutto il peso dell’autorità, esita a obbligare l’ispettore capo Morse a fare il suo dovere.
Ritorniamo alle considerazioni. Quando un libro è scritto davvero bene ti fa sentire davvero in modo strano; da una parte non vedi l’ora di leggere più pagine possibili per sapere esattamente come va a finire, chi è il colpevole, come se la caverà il protagonista e dall’altra vuoi leggerlo lentamente, assaporandone ogni aspetto, ogni parola. Colin Dexter mi ha fatto innamorare dell’Ispettore Morse, il classico ispettore di polizia inglese, arguto, sopra le righe, che sembra quasi sempre sbagliare, ma in realtà è sempre almeno due passi davanti agli altri anche se spesso arriva sempre quando il killer magari ne ha già commessi un paio di omicidi. Un uomo burbero ma che ama la poesia e arriva alle lacrime con la musica classica, in primis Wagner. Ed è un patito di enigmistica. Il classico ispettore che ha la fortuna di avere come partner un poliziotto che quasi sempre arriva prima alla risoluzione del caso, il detective Lewis, che non solo è un uomo fidato ma anche un grande amico. Un libro dal ritmo classico poliziesco inglese con tempi lenti, non mi ha fatto sobbalzare in realtà nella scoperta del cattivo ma mi ha tenuto decisamente incollato alle pagine.
Un libro importante in quanto si tratta dell’ultimo libro e dell’ultima indagine dell’ispettore che a me però ha fatto versare qualche lacrima. (Nessuno spoiler, tanto basta andare a leggere sul web e si trova qualsiasi informazione)
Cosa interessante è che lo scrittore non lo conoscevo proprio e guarda caso, ho beccato proprio l’ultimo libro della serie dell’ispettore; infatti sono 13 i libri dedicati a lui tra cui una raccolta di racconti e ne hanno fatto anche due serie tv. Ovviamente da recuperare entrambi le cose, acquistare i primi dodici libri e spararsi le serie. Nella serie originale l’Ispettore Morse è interpretato dall’attore John Thaw ma prima di scoprire questa cosa me lo sono immaginato sempre con il volto di Donal Logue (per intenderci, l’attore che presta il volto al personaggio di Harvey Bullock nella serie tv Gotham).
Per concludere, se amate i gialli e i polizieschi (e non avete mai letto finora Colin Dexter come me), allora è un buon momento per farlo.
Nel prossimo episodio si parlerà di fotografia.
Stay tuned
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