Cuori nella nebbia. Quattro chiacchiere con lo scrittore Stefano Caselli
Ho avuto il piacere di conoscere Stefano Caselli, autore di CUORI NELLA NEBBIA (Centoautori Edizioni) – un romanzo noir in cui si mescolano sapientemente nebbia delitti amore.
Ciao Stefano
raccontami in sintesi la trama del tuo romanzo CUORI NELLA NEBBIA, edito da Cento Autori.
“Cuori nella nebbia” è un noir con sfumature di thriller, ambientato in una piccola città di provincia, Alessandria, avvolta da una nebbia opprimente. Vengono commessi degli omicidi, alcuni dei quali hanno in comune la firma lasciata dall’assassino: un angioletto in ceramica bianco, con le ali nere, che stringe tra le mani un cuore.
Ad indagare l’ispettore capo della polizia Marco Fossati, un uomo duro e tenace, stropicciato dalla vita, con alle spalle una situazione personale non risolta che lo rende vulnerabile. Durante le indagini il protagonista scoprirà che l’angioletto è una sorta di sfida lanciata dal killer che sembra avere piani oscuri anche nei suoi confronti. Inizia una caccia all’uomo nella quale cacciatore e preda sono destinati a scambiarsi continuamente i ruoli, fino a scoprire di essere mossi dallo stesso motore: l’amore.
È un romanzo di solitudini e sensi di colpa, di assenze, di scelte sbagliate o mancate che sono destinate a condizionare l’esistenza dei protagonisti e di chi li circonda. La nebbia è una vera e propria protagonista di questo noir, una foschia densa che copre ogni cosa, inclusi i sentimenti di Fossati e nella quale il killer si sente al sicuro. Ed è in quella nebbia densa, ostile e a tratti diabolica che Fossati si dovrà inoltrare per scovare l’uomo che sta terrorizzando la città, salvo poi scoprire che il killer sarà mosso nelle sue azioni dal suo stesso motore: l’amore.
Cosa fai, oltre a scrivere, nella vita? Chi è Stefano quando non scrive?
Sono un chimico industriale, faccio parte di una multinazionale chimica italiana con sede a Milano e il principale stabilimento produttivo nel nord del Piemonte, mia sede di lavoro.
Nel tempo libero oltre a leggere mi piace camminare, soprattutto in montagna: percorrere sentieri immerso in quei panorami mi fa stare bene, mi aiuta a pulirmi la mente e a ricaricarmi.
Da chi prendi spunto per la costruzione dei personaggi del tuo romanzo? E quanto l’ispettore Marco Fossati assomiglia a Stefano Caselli?
Prendo spunti da più parti. Osservo molto chi mi sta intorno, a volte rubo un particolare fisico, altre un atteggiamento, oppure il carattere e poi metto insieme questi spunti e poco alla volta costruisco un personaggio.
I loro tratti devono essere funzionali alla storia che voglio raccontare. Di ognuno di loro, anche quelli che hanno un ruolo marginale, devo conoscere ogni dettaglio: dove abitano, come è arredata la loro casa, come si vestono, che auto guidano, che istruzione hanno, insomma tutto. Se non facessi così farei fatica a farli muovere e reagire in modo consono alla loro personalità e i lettori se ne accorgerebbero.
Marco Fossati ha in comune con me un paio di hobby: la birra e la montagna. Per il resto siamo diversi e non potrebbe essere altrimenti. Una delle cose che ho imparato nei corsi di scrittura a cui ho partecipato è che i personaggi, in modo particolare il protagonista della storia, non deve assomigliare a chi scrive, altrimenti sarebbe difficile scrivere più di un romanzo.
Programmi per il futuro: ci sarà un seguito alle vicende che si sono svolte ad Alessandria in CUORI NELLA NEBBIA?
Sì, ci sarà un seguito alle vicende di Marco Fossati. Ho da poco terminato il secondo romanzo, che è nelle mani dell’editore: mi auguro possa piacere anche questo. Devi sapere che “Cuori nella nebbia” è nato quasi per caso, in seguito ad una serie di episodi in cui il caso ha giocato un ruolo fondamentale.
Da appassionato lettore di Piergiorgio Pulixi, seguendolo sui social ho scoperto che avrebbe tenuto un corso di scrittura creativa. Mi sono iscritto per curiosità, per capire come nasce un romanzo e diventare un lettore più consapevole. Durante le lezioni mi sono appassionato e ho chiesto se fosse possibile parlare con Piergiorgio di un’idea che avevo da tempo e non ero mai riuscito a portare avanti per mancanza di un metodo di lavoro.
Lavorando sull’idea iniziale è nata la trama di “Cuori nella nebbia”. Il mio obiettivo era arrivare alla fine della storia, non avevo ambizioni di fare pubblicare il romanzo, era una cosa a cui non avevo mai pensato. Invece …
Da allora la passione per la scrittura continua, ho scoperto un altro modo per scaricare la tensione, per rilassarmi.
Complimenti per il bel romanzo che hai creato: il personaggio di Marco Fossati è intelligente, un po’ oscuro, con un passato attraversato da parecchi dilemmi … proprio come piace a me.
Aspetto di leggere il tuo nuovo romanzo!
Federica Cervini @framing_a_book