Quel figlio negato. Il nuovo libro di Francesca Ognibene
La dura realtà delle donne
Virginia e Federico sono una coppia affiatata, innamorati e felici. Tutto sembra perfetto, ma la vita, dietro l’angolo, nasconde sempre l’insidia, pronta a ricordargli che lei non è perfetta, che i problemi sono tanti, a volte insuperabili. L’impossibilità di avere un figlio può minare l’amore di qualsiasi coppia ma non la loro. Virginia e Federico provano di tutto, sperimentano, mese dopo mese, ogni tipo di metodo, da quelli naturali a quelli scientifici, dalle tisane alle pillole a base di ormoni per la procreazione in vitro.
Francesca Ognibene, al suo secondo romanzo, in Quel figlio negato, incentra la narrazione dal punto di vista delle donne, stando accanto alla protagonista, sottolineando le delusioni e i traumi che ogni donna sente e prova quando non riesce a donare la vita. È su Virginia che si incentra tutta la storia, nella sua vita che il lettore si immedesima in ogni debolezza e mancanza, in quel sentimento di sentirsi difettosa, di essere una donna a metà. Ma Federico è sempre lì, al suo fianco, quasi a dimostrare il grande ruolo che un uomo innamorato ha nei confronti della propria donna, soffrendo e sperando insieme a lei, vivendo anche lui, mese dopo mese, quella sofferenza che non è più solo esclusiva di Virginia, ma condividendola, facendo a metà quel fardello emotivo, quel pesante carico che, forse, in due è più leggero, ma non in queste occasioni.
Virginia è ogni donna e, al contempo, nessuna. È la donna della porta accanto che si vede scorrere davanti agli occhi la felicità delle altre donne con il ventre gonfio o un bambino tra le braccia, che si vede passare accanto la completezza di quelle che ce l’hanno fatta, che non hanno dovuto sperare che quel periodo del mese non giunga mai, che sono diventate madri con poca fatica. È la donna che sente di bambini abbandonati, che legge che il numero di aborti cresce, mese dopo mese, e che si strugge, che maledice il destino che concede un figlio a tutte, ma non a lei. È tutte le donne e nessuna al tempo stesso, è colei che nessuna donna vorrebbe essere ma che alcune sono costrette ad interpretare.
Quel figlio negato non è un romanzo semplice, che non cerca la via più facile, l’argomento frivolo e la semplicità della narrazione. È un libro duro e reale, che non concede la felicità e il lieto fine a tutti i costi ma che si limita a mostrare il vero con la forza bruta della realtà, facendo scontrare il lettore contro un muro fatto della crudeltà della natura e del destino che non è sempre favorevole, non è sempre benevolo.
TRAMA:
Molte sono le donne che non possono soddisfare il proprio desiderio di maternità. Il dramma che le avvolge, però, risveglia in loro una forza straordinaria, fino a quel momento sconosciuta. Donne che non si arrendono a un destino avverso e provano a realizzare il proprio sogno affrontando ostacoli
e difficoltà. Dopo essersi avvicinati alla procreazione assistita, Virginia e Federico credono di aver trovato finalmente una soluzione nell’adozione, nonostante l’intricato sistema italiano. Credono però, perché anche questa porterà gravi complicazioni per la loro vita e quella della piccola Giulia. Una storia attuale e universale, d’amore materno e speranza, di lotta e protezione.
Lo stile fluido e avvolgente di Francesca Ognibene consegna al lettore una storia di famiglia, di violenza fisica e psicologica in un mondo in cui non c’è giustizia. La condivisione di una problematica intima e personale per esorcizzare il dolore disarmante di chi si è visto negare la maternità.
L’AUTRICE
Francesca Ognibene è nata a Langen (Germania) nel 1974. Trasferitasi a Bologna ha collaborato con diverse radio come speaker e giornalista musicale. Dal 2005 trasmette per Radio Sherwood con il suo programma Snatura Rock. Ha scritto per Il Mucchio Selvaggio e Trend Wave, ora collabora con Newsly (portale web d’informazione). Nel 2015 ha pubblicato Le confessioni di un Orco (Ottolibri Edizioni).
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