Se il mio ep fosse un aspetto del carattere, sarebbe l’iperattività
Leonardo, cosa ti ispira quando scrivi i tuoi brani musicali?
Di tutto, dalla quotidianità ai temi sociali, dall’amore alle ansie giornaliere che mi accompagnano. Rispetto alle mie precedenti esperienze musicali di scrittura in inglese ed in italiano con i Lateral Blast, dove dovevo comunque mantenere un certo stile onirico, epico o surreale, il mio progetto solista mi da molta più libertà, se vedo della poesia in un tappo di bottiglia, o se mi incuriosisce sperimentare una rima con le fette biscottate posso farlo. Questo è molto bello e liberatorio.
Hai hobbies?
Molti, forse troppi. La mia vita è circondata da arte e musica. Sono musicista e autore, quindi scrivo molto nel tempo libero, insegno chitarra ai fanciulli, sono speaker e regista di una web radio, sono presidente di un’associazione culturale con la quale organizziamo festival ed eventi, suono in vari progetti oltre al mio, studio da tecnico del suono, faccio volontariato, nel poco tempo libero esco o dipingo. La mia vita è un hobby.
Se il tuo album fosse un tratto caratteriale, quale sarebbe?
Sarebbe l’iperattività che mi contraddistingue. O la vogliamo chiamare tenacia, determinazione. Non so, essendo poliedrico ed eclettico come album me ne verrebbero in mente diversi. Ecco forse l’ecletticismo. Nella mia vita faccio tante cose, come nelle canzoni, dove esploro tematiche e stili musicali diversi. Difficile come domanda, sono stato abbastanza esaustivo?
Cosa provi quando riascolti il tuo ep?
Schifo. Non mi piacciono mai le mie cose a breve termine, le riapprezzo molto di più dopo del tempo, o ascoltandole attraverso le emozioni e le critiche degli altri. No dai, proprio schifo no, ma essendo anche una persona che tende continuamente alla creatività e al raggiungimento di nuovi obiettivi non mi sento mai di aver raggiunto l’apice o la perfezione. Credo che questa sia una buona cosa comunque, non mi fa fermare mai nei miei progetti e mi da sempre nuovi stimoli.
