“Sing what you mean, mean what you sing”. L’essenza dell’artista Ida Elena
Com’è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica nasce con me! Ho sempre cantato sin da quando ero piccola, avevo una vera predilezione per le canzoni dei cartoni: da quelle di Cristina d’Avena fino a quelle della Disney (rigorosamente in Inglese, perché Santa Mamma ha voluto farmi imparare subito la lingua) e persino quelli dei manga Giapponesi! Ma la vera scoperta per l’amore che ho per la musica avviene quando, totalmente per caso, mi invitano a “I raccomandati” (Raiuno) nel 2004. Ramona Badescu, che aveva studiato dizione e recitazione con mia mamma, chiamò la sua agenzia e chiese se c’era qualcuno giovane e di belle speranze (hahaha) da poter portare con sé in trasmissione e quando venne fuori il mio nome fu effetto “Carramba che sorpresa!”. Quando mi trovai a cantare dal vivo in studio, sapendo che a casa c’erano più di 2 milioni di telespettatori, mi resi conto che non ne potevo fare più a meno. Avrei fatto in modo che quella fosse la mia strada.
Com’è stato cantare davanti alla famiglia reale di Monaco in occasione della Premiere del film Antonio guerriero di Dio a Montecarlo?
E’ stato bellissimo! Davvero una bella esperienza! Un pubblico sceltissimo ed internazionale era di fronte a me in un Paese straniero ed io ero così piccola! E’ qualcosa che porterò sempre nel cuore!
Come mai hai deciso di dedicarti pienamente al folk o al celtico, collaborando anche con i più grandi artisti di questo genere?
E’ stato Naturale! Ho anche una metal band, i Bare Infinity, che alla fine ho influenzato tantissimo con il genere di musica che porto nel cuore, la musica Celtica (anche se in teoria i puristi mi ucciderebbero per averla chiamata così, in teoria la Musica Celtica non esiste, ma per convenzione, chiamiamo tutto quello che rimanda a determinate atmosfere o suggestioni “celtico”): ho influenzato la mia band così tanto che nelle recensioni del nostro nuovo album, The Butterfly Raiser, ci viene detto che gran parte del tratto distintivo della nostra musica sono gli elementi celtic e folk. Sin da piccola, anche quando studiavo recitazione, sognavo di recitare in un film in costume ambientato in Scozia o in Irlanda e consumavo i cd con le colonne sonore ad esempio di Braveheart o del Signore degli Anelli. Direi che alla fine tutto questo è diventato parte di me in maniera imprescindibile.
Quali sono le tue influenze musicali?
Le colonne sonore, i suoni grandi e avvolgenti, compositori come Hans Zimmer, James Horner e Ennio Morricone! I Musical, soprattutto di Andrew Lloyd Webber. La musica Irlandese pura come nel caso degli High Kings o delle Celtic Woman o più contaminata come quella di Enya e di Loreena McKennitt, il symphonic Metal come i Nightwish, i Within Temptation, le cantautrici o i cantautori rock e di un certo spessore come Amy Lee e Freddie Mercury e le grandi cantanti come Celine Dion. Facendo un miscuglio di tutto questo, potrai avere l’essenza della mia ispirazione musicale 🙂
Hai avuto molto più successo all’estero che in Italia, ti sentiresti dunque di dire che il nostro non è un paese per giovani artisti?
Non lo so, forse è stato così per me. All’inizio ti ho parlato di come mia madre insisteva perché io imparassi l’Inglese sin da bambina. Ebbene, quando impari una lingua impari anche la sua cultura: sono stata esposta al cinema Americano e Britannico, alla loro Musica, alla moda e alla civilizzazione (tant’è che le prime volte che andai in Irlanda mi sentii a casa). Non ho ascoltato la musica Italiana neanche da adolescente, quindi come avrei potuto fare musica Italiana? Si scrive e si parla di ciò che si conosce e stranamente la mia cultura non si è formata qui. L’Italia è un Paese esterofilo ma ancora non Internazionale e quindi un prodotto come il mio è ancora di nicchia, ma ci stiamo lavorando con la mia casa discografica Maqueta Records che pur essendo Italianissima ha creduto in me 🙂
Hai mai pensato di partecipare ad un talent show?
Ci ho pensato spesso a dire il vero e non dico che non lo farei a prescindere, ma trovo che queste siano esperienze da fare quando hai appena vent’anni: forse ormai sono troppo adulta e formata per un talent show 😀
Il tuo album è composto da quattro brani in inglese e da uno in italiano. Come mai questa scelta?
Per i motivi di cui sopra, non è facile scrivere in Italiano per me perché i suoni che ho nelle orecchie sono suoni predisposti per una lingua che si può abbreviare e che non ha grossi problemi d’accentazione. Follia Poesia comunque mi è venuta di getto, musica e parole insieme, quindi ho dato libero sfogo a questo momento creativo! In ogni modo “Native spirit” è il mio album del cuore, proprio perché contiene il mio spirito Nativo: c’è dentro ogni aspetto di me e sono 5 tracce proprio perché non sono diluite. Tinte forti e assolutamente al 100% sincere.
Com’è nata l’idea di fondere ritmi irlandesi con influenze musicali nostrane come la Pizzica?
Perché ho voluto dare la dimostrazione che il folk unisce i popoli, proprio perché è la musica della gente. Due terre così lontane hanno delle ritmiche così simili! Ho pensato, wow! Proprio come me che da Siculo/Salentina mi sono ritrovata ad amare la musica Celtica. Persino il mio nome faceva presagire la mia doppia natura: Ida (tedesco) ed Elena (Greco). Coincidenza? Io non credo 😉
C’è una traccia dell’album a cui ti senti legata particolarmente?
Native Spirit, senza dubbio. Liza Minnelli diceva “Sing what you mean, mean what you sing” , “canta quel che vuoi dire, da’ intenzione a ciò che canti”: questa canzone è il brano che ho scritto che più mi da brividi ed emozione ogni volta che lo canto. Rappresenta la possibilità di redenzione dopo una vita di errori grazie alla sola Musica, un tributo che le dovevo, e il flauto, suonato magistralmente dal mio grande amico e collega Albert Dannenmann, mi fa sempre scendere una lacrima quando lo ascolto.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai in progetto un tour promozionale dell’album?
Progetti futuri ce ne sono tantissimi!! Posso dirti che sarò al Palio di San Floriano dal 5 al 6 di Maggio e da lì partirò per il tour in Germania e in Europa, tour che comprenderà il 17 e il 18 Giugno al 3 wishes Fairy Festival in Cornovaglia (in formazione duo con Albert Dannenmann, Fairy Dream), il 29 e 30 Luglio al Festival Fantasia di Schierke (Germania) e il Fjallstein Vikingr Fest di Montelanico, Roma il 1 Luglio!! Inoltre sarò ospite al Tolkien Week-End a Parco Leonardo, Fiumicino, dove presenterò i brani di Native spirit e un omaggio al Signore degli Anelli. Insomma, tutto questo è il mio fantastico mondo! Non a caso, il mio soprannome è Heavy Metal Creature of the Forest. Ciao!!