The Dark Side of VenusInterviste 

Power to Victims. Un viaggio ricco di emozioni dei The Dark Side of Venus

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 Da dove nasce l’idea di Power To Victims?

Licia: “Power to Victims” è il risultato di tanti anni di attività della band, è la “summa” di ciò che siamo stati fino ad oggi. Il titolo dell’album è riferito al concetto che accomuna tutti i pezzi: il desiderio di rovesciare e sovvertire il potere da parte di chi ne è ingiustamente vittima.

Se questo vostro ultimo lavoro potesse essere rappresentato con un paesaggio, quale sarebbe?

Licia: Lo immaginerei come un paesaggio notturno: una metropoli illuminata, ma circondata di campagna, e sovrastata da montagne che sfiorano nuvole cariche di fulmini.

Elayne: Sicuramente un paesaggio molto variegato, contemporaneamente rassicurante e inquietante. Una montagna minacciosa e impervia, ma con una baita calda e accogliente in bella vista, oppure un’isola da sogno in mezzo a un mare in tempesta!

E’ stato complesso unire le tonalità blues della chitarra di Lopane con gli acuti di Naccarelli?

Licia: E’ stato tutto molto naturale: essendo cinque musicisti provenienti da background musicali totalmente diversi, ciascuno ha portato nel progetto il suo “suono” e il risultato ci è sembrato subito molto fresco e autentico.

Elayne: A me non è sembrato per nulla complesso, anzi, in alcuni momenti come l’intro di “Dance till the end of the world” o il finale di “Aurora del Sud” voce e chitarra si sono amalgamate in maniera totalmente spontanea.

Durante l’esecuzione dei brani, si ha l’idea di una continuità emotiva: come la spiegate?

Licia: Tutto l’album è percorso da un’emozione precisa, anche se declinata in forme e contesti sempre diversi: il desiderio di liberarsi dalle catene. Quelle catene che vediamo immortalate nell’immagine di copertina del disco, grazie al genio fotografico di Alfredo Sabbatini.

Elayne: I brani, seppure in momenti e situazioni diverse, sono scaturiti tutti dallo stesso cuore e dallo stesso cervello, mi sembra che la continuità sia del tutto naturale!

Cosa avete pensato di trasmettere con PTV?

Licia: Dal punto di vista artistico, “Power to Victims” è un viaggio, una vera e propria storia delle esplorazioni musicali che abbiamo fatto insieme in questi anni. Ma è anche e soprattutto una storia di emozioni: il conflitto interiore che si traduce in violenza (“Distance”), la ricerca della propria identità (“Never forget”), le relazioni tossiche (“Sadistic pervert”), il rifiuto delle convenzioni sociali (“Meant to cross the line”), lo stato d’animo di chi non riesce a sbloccare la propria vita (“Slowly”) e tanto altro.

Mi piace citare una bellissima frase della nostra Elayne: “La nostra musica è come una grande casa in cui ognuno può trovare la sua stanza preferita.”

 

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