K come #kitemmuort
Non ho intenzione di fare un post da anziano, di quelli del tipo “la vera musica era quella dei miei tempi, mica ste canzonette tutte uguali che fanno oggi”, ma un po’ di nostalgia, devo ammetterlo, mi prende.
L’altro giorno ho commesso un errore imperdonabile, ma sto attraverso un periodo complicato, quindi merito di essere perdonato sulla fiducia.
Il mio errore imperdonabile è il seguente: ho ascolta Made In Italy, l’ultima fatica di Luciano Ligabue.
LEGGI: MADE IN ITALY. IL NUOVO ALBUM DI LUCIANO LIGABUE
Mamma la merda che ho fatto
Più che fatica, dovrei definirlo sforzo, di quelli che si fanno sulla tazza del cesso però. In poche parole, è una cagata pazzesca, altro che Corazzata Potëmkin.
Ricordando il mitico René Ferretti, dopo averlo ascoltato mi è venuto in mente il modo in cui giudica i precedenti lavori che ha realizzato, apostrofandoli così: “mamma la merda che ho fatto”.
Mi dispiace Luciano, era meglio se perdevi di nuovo le parole, perché quelle che hai trovato sono imbarazzanti.
Che fine ha fatto la Piccola città eterna?
Parlavo di nostalgia, all’inizio del mio sfogo. Io sono stato un grande fan di Liga, da ragazzo lo veneravo, poi ha iniziato a fare canzoni del cazzo e l’apprezzamento è andato via via scemando.
Ciò nonostante, devo ammettere che non ho mai pensato di una sua canzone o album “Mamma che chiavica”, perché in fin dei conti erano sempre lavori carini o decenti, anche se non all’altezza dei precedenti.
Questa volta, invece, dopo una canzone ero stupito, alla seconda ero basito, alla terza rutt’ ‘o cazz, alla fine dell’ascolto ero sconvolto.
Che fine ha fatto l’universo narrativo della Piccola città eterna, che ti ha reso il rocker più interessante della scena musicale italiana?
Dove sono Walter il Mago, Mario, Veleno, bambolina e barracuda, e tutti quei personaggi di provincia così potenti da diventare icone loro malgrado?
Adesso c’è questo Riko, la cui storia, onestamente, non l’ho capita.
Ma cosa potevo mai aspettarmi da un album anticipato da un brano di merda come G come Giungla?
Era più adeguato, senza dubbio, “K come #kitemmuort”.
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