Gli Argo e il loro posto nel mondo
Il primo EP per gli Argo, primo esperimento sotto la direzione artistica di Massimiliano Lambertini e Michele Guberti, nonostante i pochi giorni di vita – è uscito infatti il 9 dicembre – riesce ad inserirsi a pieno titolo tra gli album a cui bisogna dare assolutamente una possibilità.
Atmosfere giovanili e sonorità pop per le quattro canzoni che fanno parte di questo EP che prende il nome della band e che sembra rispecchiare il conflitto interiore tipico negli adolescenti. A partire da Polvere di logica, prima traccia dell’album, si inizia ad esplorare i sentimenti e i pensieri di un qualsiasi ragazzo che vuole ritagliarsi il suo posto nel mondo. E se all’inizio sembra quasi un’accettazione di quello che si è e della propria storia non essendo ancora capaci di cambiarla, dalle tracce successive si può scorgere un’evoluzione e una piena consapevolezza del proprio desiderio di modificare ciò per cui non si è tagliati.
Brucerò e Inutili ideali raccontano proprio del voler riuscire ad omologarsi alla realtà che ci circonda, senza però risultati perché il protagonista dell’album non si sente parte di questo mondo e non condivide valori quali “l’ipocrisia, corruzioni mistiche e inutili ideali”. E per finire Argo, ultima traccia dell’EP, è piena consapevolezza di volere e soprattutto di essere capace di cambiare ciò per cui si ha la forza di cambiare.
Tirando le somme Argo è un EP ben fatto e con molti spunti da cui la band può partire per altri progetti futuri, con i quali potrà finalmente ritagliarsi il posto che spetta loro nel panorama musicale italiano.