Interviste On Stage 

INTERVISTA – LA BAND ACAJOU SI RACCONTA AL PUBBLICO DI FIX ON MAGAZINE

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1) Ciao, benvenuti su Fix On Magazine. Raccontateci un po’ di voi: come nasce il progetto e a cosa si riferisce il nome della band?
Ciao, il progetto nasce nel 93 quando eravamo ancora alle scuole superiori, una grande passione per la musica ci ha di fatto formare un gruppo anche se non sapevamo ancora suonare. Acquistati gli strumenti abbiamo cominciato a passare ore e ore in sala prove. Con il tempo abbiamo cominciato a creare un repertorio e a fare i primi concerti, poi i primi demo a dopo un po’ di anni le uscite ufficiali.
Il nome del gruppo è una parola che indica un legno: il mogano o un frutto: l’anacardo
Ci è piaciuto il suono della parola e la abbiamo quindi scelta per rappresentarci

2) Negli anni 90 eravate conosciuti e riconosciuti per essere stati capostipite dello stoner in Italia, ora dopo un cambio di lineup che musica fanno gli Acajou? Se doveste etichettare la vostra musica, sotto quale genere la collochereste?
Noi chiamiamo la nostra musica uno stoner, funk, wave. Di stoner in realtà è rimasto poco a parte gli strumenti a corda accordati due toni sotto. Rispetto al passato i suoni sono più eterei e puliti, le ritmiche sono più funky e a tratti ricordano la new wave.

3) Chi scrive i testi e chi la musica? Seguite qualche processo di songwriting particolare?
I testi sono composti principalmente dal cantante, mentre le musiche seguono generalmente melodie o riff composti dalla chitarra. Tutto viene amalgamato in sala prove aggiungendo le ritmiche, apportando modifiche per adattare meglio le parti al testo con i suggerimenti di tutti.

4) Secondo voi quali sono gli artisti del passato, e presente, che bisogna per forza conoscere e ascoltare?
Ci sono moltissimi artisti e innumerevoli generi, è necessario ascoltare un po’ di tutto e attingere da più fonti. Penso ai Pink Floyd, ai Doors, ai Kyuss, a Miles Davis, ai Devo e ai più recenti Franz Ferdinand, Raconteurs e così via

5) Cosa ne pensate dell’attuale panorama musicale emergente italiano?
Pensiamo sia un bel panorama, ci sono delle proposte molto interessanti e valide

6) State lavorando a materiale nuovo? Cosa vi aspettate per il futuro del progetto?
Siamo sempre in divenire pertanto stiamo portando avanti nuove idee che per forza di cose saranno diverse da quello che abbiamo fatto finora. Ci aspettiamo grandi soddisfazioni e la possibilità di esprimerci liberamente come sempre abbiamo fatto senza essere legati ad un genere o alle mode.

7) Ringraziamo gli Acajou per essere stato con noi. Le ultime righe sono per voi, rivolgetevi ai nostri lettori.
Grazie a voi e per i lettori, vi aspettiamo ai nostri concerti dove presenteremo il nostro ultimo lavoro Under The Skin. Un saluto.

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