Wonder. Esce l’ep di Scarlet pieno di storie profonde e multisfaccettate.
Rossella Sicignano, in arte Scarlet si presenta al pubblico firmando “Wonder”, extended play
pubblicato in collaborazione con la giovanissima etichetta salernitana Luma Records.
L’artista partenopea approccia la scrittura del disco come terapia per demonizzare un periodo di dolore e solitudine: non aspettatevi però una sequenza musicale di rabbia e frustrazione, perché Wonder racconta storie molto più profonde e multisfaccettate.
Sotto un’aura rock che gravita fra glianni ’70 e ’90 si plasma un cantautorato molto attento, dove la lingua inglese riesce a diventare caratteristica peculiare di buona efficacia, piuttosto che un compromesso per giungere a quante più orecchie possibili.
Scarlet propone una mezz’ora abbondante di suoni e parole gestiti bene, evitando clamorosi scivoloni e confermandosi sulla distanza come ascolto interessante, forte di una felicissima fase compositiva che ha permesso a Luma Records un lavoro in studio convincente.
A scegliere una canzone come episodio migliore si rischia di far torto alle altre, alternate fra episodi
più “tirati” ed altri dove il mordente è più attenuato, fino al congedo del disco nel deserto della
traccia “Arizona”: il consiglio più sentito è dedicare trenta minuti del tempo a questo album, magari
proprio nel giorno di pubblicazione, previsto per il 26 marzo.